Si configura inoltre, in prospettiva, un riavvicinamento tra le posizioni di Mario Draghi e Nino Galloni (entrambi allievi di Federico Caffè) nel comune intento di implementare in Italia un paradigma politico-economico rooseveltiano.
In questo senso, appare già superato (ma utile, in diversi passaggi), nell’interpretazione del comportamento di Draghi, quanto Galloni sosteneva in un intervento di inizio aprile qui riportato:
C’è da auspicare, quindi, che Galloni riconosca il ritorno di Mario Draghi ad un paradigma post-keynesiano. Invece, spetta a Draghi il dovere di perseverare nel dimostrare l’autenticità della sua ‘metamorfosi” e quello di abbracciare anche proposte tipicamente galloniane e rooseveltiane (Galloni è tra i Vicepresidenti MR) come l’emissione di moneta parallela non a debito e il lancio della sottoscrizione imminente di bond italiani ‘speciali’, destinati alla ricostruzione economica della Penisola e offerti a condizioni particolari per i risparmiatori del Bel Paese.