DRP, Il Movimento 5 Stelle e alcune recenti analisi de Il Moralista
Presentiamo e rilanciamo per una attenta lettura
“La coraggiosa resistenza del M5S contro il dilagare del neonazismo tecnocratico”, articolo del 30 gennaio 2014 by Francesco Maria Toscano per IL MORALISTA (clicca per leggere)
“La messa in stato di accusa di Napolitano è sacrosanta. Ma grillo resta comunque un asino”, articolo del 31 gennaio 2014 by Francesco Maria Toscano per IL MORALISTA (clicca per leggere).
Magari in seguito commenteremo alcuni dei contenuti dei suddetti articoli, su cui ci sarebbe parecchio di interessante da osservare, ma in questa sede ci limitiamo a una sola considerazione programmatica.
Che è la seguente.
Il Movimento 5 Stelle, al di là delle intenzioni dei suoi sostenitori/votanti, dei suoi attivisti e dei suoi militanti più genuini, dei suoi parlamentari più onesti, capaci e idealisti, è un Partito/Non Partito che finisce per “congelare” milioni di voti e stabilizzare un sistema che crede di de-stabilizzare.
“Crede” è un verbo che naturalmente si riferisce a coloro che nel M5S agiscono in buona fede.
E sono in tanti, anzi tantissimi, meglio ancora “quasi tutti”.
Talora questa buona fede è resa vana da una certa insipienza e insufficienza politico-programmatica, talaltra si converte in atto dimostrativo di una qualche utilità mediatica- ma non politica in senso stretto-: si tratta in ogni caso di buona fede.
Poi c’è un altro livello.
Quello oligarchico di gestione effettiva del Movimento, ai suoi vertici e tramite una serie di “agenti” fedelissimi ai capi supremi Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio.
E li la buona fede- specie per quel che riguarda Casaleggio – lascia molto a desiderare…
Ma su tutto questo, magari, ci aspettiamo lumi circostanziati e migliori da parte dei Massoni di Grande Oriente Democratico, uno di questi giorni.
LE CITTADINE E I CITTADINI DI DEMOCRAZIA RADICAL POPOLARE (www.democraziaradicalpopolare.it)
[ Articolo del 31 gennaio-1 febbraio 2014 ]